Quanta gioia hai donato ai miei giorni,
e quanti abbracci risate, e baci,
quei ricordi preziosi diamanti bruciati,
strappati da un odio che c’ha allontanati,
non eran i tuoi occhi a guardarmi?
o le tue mani ad allietarmi?
O era solo una maschera quella che portavi?
Per ingannarmi d’amarmi più degli altri ignavi?
Per mari e monti per mano t’avrei portato,
e il cielo solo sa quanto t’avrei amato,
ogni veleno e tortura avrei sopportato,
solo per sentir nella notte il tuo spirito al mio fianco,
Stanco della vita guardo l’oscurità avvolgermi nel suo manto,
le speranze e i sogni sono in un angolo e adesso piangono,
di quei giorni lieti nulla rimane le mie parole non valgono,
i demoni avanzano nel buio e in silenzio mi assalgono..
E mentre con fauci e artigli sbranano tutto ciò che son stato,
ripenso a quel meriggio dorato in cui per la prima volta t’ho incontrato,
ripenso al tuo viso ai tuoi occhi al primo bacio dato,
quando l’arpa suonava per noi a teatro,
a quella gioia infinita che mai avevo provato..
A te.