Morte e Rinascita

“Ehi tutto bene?”

Era ovvio che non andasse bene niente,
nell’altra camera in cucina gli altri ridevano scherzavano e ascoltavano musica,
mentre io mi ero chiuso in camera da letto,
volevo rimanere solo, e in silenzio, avevo troppe saette che esplodevano nella mia testa.

Non riuscivo a smettere di piangere, e non volevo che lei mi vedesse così, ma forse a causa del mio strano comportamento a tavola si era preoccupata..e così finimmo in camera  sua insieme..

“No, non vado bene, sono solo uno stupido..uno stupido idiota..”

Lei mi sorrise,
aveva un sorriso così bello,
allora ero accecato da un’altro demone,
e non vedevo quanto fosse bella ad averla così vicino..
mi trasmetteva tranquillità..sicurezza..

Avevo perso tutto, ogni cosa, ma lei era li..e mi stava vicino..

“Oggi sei antipatico..proprio tanto..mi spieghi che senso ha fare così? Chiudersi dentro una camera così a caso dopo una telefonata?”

Ero fuori di me,
tutto un universo era svanito davanti ai miei occhi ,nell’arco di un ora nemmeno,
non volevo urlare con lei, non sarebbe stato carino nei suoi confronti,
infondo non c’entrava niente..ma ero molto nervoso..cosi le dissi:

“Mi ha lasciato ora con un messaggio sul telefono..ti rendi conto?!”

Lei ovviamente l’aveva già intuito prima, mentre parlavamo in macchina al telefono come sarebbero andate le cose, anche io l’avevo intuito..anche se ciò che provavo mi rendeva cieco e stupido..

“Chi ti vuole bene non ti lascia mai davvero sai?” -disse,
io feci cenno con la testa senza dire nulla..non credevo possibile che stesse succedendo tutto così senza preavviso..dal niente..ero apatico e senza forze..
rimasi in silenzio a guardare oltre la finestra..

“Quando ti riprendi vieni di la ok?”- e sparì..oltre la porta,
d’altronde avevano ordinato da mangiare una pizza,
io non avevo fame, ero a digiuno dal pranzo del giorno prima,
non riuscivo più a toccare cibo..mi sentivo vuoto..e quando sto così non riesco a stare vicino a nessuno..nemmeno a chi mi vuol bene davvero..

Tenevo stretto da ore il cellulare, avevo cercato di chiamarla, ma senza successo,
nemmeno rispondeva ai miei messaggi..vedevo solo uno schermo nero,
uno schermo freddo e senza vita..mi sembrava tutto così incredibile e senza senso..

Fino a qualche ora prima, eravamo assieme al centro commerciale,
lei stava scegliendo dei vestiti, e io la guardavo muoversi fra i manichini di plastica,
era cosi meravigliosa, era tutto così meraviglioso..che sembrava irreale, quasi un sogno ad occhi aperti..ed ora sembrava come se dal mattino alla sera fossero passati anni..

Come se non l’avessi mai veramente conosciuta..

Finì per perdere la pazienza, e la chiamai ancora, sperando che in una risposta,
con mia grande sorpresa, rispose, ma la sua voce era fredda e distaccata:

“Non ho altro da aggiungere..
per me é finita..é inutile parlarne..
non cambierò idea..mi spiace..”

E poi riattaccò..
di colpo, mi sentì così tanto male, che mi girava la testa
e mi chiusi a chiave in camera,
crollai sul letto, ed ogni sentimento che avevo rimasto dentro di me,
usci fuori trasformato in milioni di lacrime..

Per un po’ , non sentii altro che il vento,  soffiare dalla finestra i lembi delle tende sottili,
a volte udivo qualche macchina passare, o qualche risata dalla cucina..
fu come se fossi finito in un limbo senza tempo e spazio,ero intrappolato,
paralizzato da ciò che avevo appena sentito uscire da quel telefono..

“Ehi Leonardo stai bene?” lei era alla porta..e bussava forte..
“Perché hai chiuso a chiave la porta? Aprimi ora dai non fare cazzate scemo!” iniziò a urlare..

Io non dissi nulla..
ero come morto su quello stupido letto,
non avevo voglia di farmi vedere in quello stato..
ma capivo,
dentro di me,
che non potevo continuare per tutta la sera a stare in quel modo..
così le aprì, e lei era li ferma in piedi tutta preoccupata ad attendermi.. :

“Se lo fai un’altra volta giuro che..”
iniziò..ma vedendo i miei occhi spenti si fermò e mi abbracciò forte..

“Vuoi che rimanga qui?” -le feci cenno di si..
e lei si mise vicina a me, ero così incasinato dentro e fuori di me,
ma la sua presenza lì, mi faceva sentire meglio..mi faceva sentire strano..

“Ti voglio bene..” le dissi così di punto in bianco..mentre guardavo fuori la luna..

Lei non disse nulla..mi guardò semplicemente..e sorrise.. :

“Ora sei pronto a venire di la? La pizza ormai é fredda, ma se vuoi possiamo farci un thè indiano..se ti va..” – disse come se nulla fosse accaduto..

Le feci cenno di si ..e andammo via assieme..

Non trovai mai il coraggio di dirle quanto importante fu per me quella sera,
quanto apprezzai il suo gesto in quell’oscuro momento della mia vita,
da li a qualche settimana compresi stando in sua compagnia quanto fossimo simili e affini,
e passammo momenti meravigliosi, senza mai toccarci o fare chissà cosa..ma speciali..
Lei era tutto quello di cui avevo bisogno, ed era sempre stata li, sempre, ma non me ne ero mai accorto..all’inizio era un amica ma col passare dei giorni i miei sentimenti cambiarono..mutarono..ma non trovai mai il coraggio di dirle nulla..e forse é meglio così..

L’ho voluto fare qui..in un modo un po’ strano..ma volevo..forse per lei non avrà avuto lo stesso valore..anzi é sicuro che non lo avrà avuto..ma per me quei giorni, quei pomeriggi, quelle sere assieme sono stati l’inizio della mia rinascita ed é anche grazie a lei se ora sto meglio.

Grazie..scema 🙂

Informazioni su darthpladis

Sono un ragazzo che ama l'arte in tutte le sue forme, dal teatro al cinema, dalla musica alla natura, dalle labbra di una ragazza alla pietà di michelangelo. Amo scrivere romanzi storie poesie favole e canzoni, viaggiare, e conoscere sempre cose nuove.
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