Il ponte mi chiama,
ha lasciato la chiave li apposta per me,
per farsi aprire dalle mie mani,
in una notte fredda di Ottobre,
Il ponte è fatto di legno di quercia,
come una freccia spezza il mare,
le assi ballano,
alcune son rotte, altre son nuove,
ma nulla potrà impedirmi di arrivare infondo,
Là dove si sentono solo onde,
e la voce della Luna può accarezzarmi i capelli,
là,
ove nessun essere umano può camminare,
solo io,
col cuore pieno di cielo,
appeso fra terra e paradiso,
sopra una nuvola di fumo indiano,
sorrido,
mentre milioni di spettri danzano,
in una notte fredda d’ottobre.