Andrea è una canzone che mi ricorda il mio primo viaggio a Barcellona,
quando con due amici abbiamo girato tutta la città, e arrivati a tarda sera ricordo che a Park guell, in uno stato abbastanza allegro, misi su sto pezzo, completamente a caso,
mi stesi sotto uno degli enormi pilastri di Gaudi, e la cantai mentre i turisti passavano.
Qualche anno dopo capii che non era successo a caso quel viaggio,
Barcellona non era di passaggio,
ma era passata per restare nella mia vita,
in un modo o nell’altro.
Forse perché è zingara quasi quanto me..ma l’amo come non ho mai amato nessun’altra.
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Andrea s’è perso s’è perso e non sa tornare
Andrea s’è perso s’è perso e non sa tornare
Andrea aveva un amore riccioli neri
Andrea aveva un amore riccioli neri
C’era scritto sul foglio che era morto sulla bandiera
C’era scritto e la firma era d’oro era firma di re
Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia
Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia
Occhi di bosco contadino del regno profilo francese
Occhi di bosco soldato del regno profilo francese
E Andrea l’ha perso ha perso l’amore la perla più rara
E Andrea ha in bocca un dolore la perla più scura
Andrea raccoglieva violette ai bordi del pozzo
Andrea gettava riccioli neri nel cerchio del pozzo
Il secchio gli disse “Signore il pozzo è profondo
più profondo del fondo degli occhi della Notte del Pianto”
lui disse “Mi basta, mi basta che sia più profondo di me”
lui disse “Mi basta, mi basta che sia più profondo di me”