Ora,
mi sento come un bimbo che arriva sulla cima di una quercia,
lontano dalle parole e dai giochi dei mortali,
lontano,
guardo il mondo per la prima volta diventare rosso,
e m’innamoro delle forme dell’arte,
e delle labbra della verità,
Ora,
mi sento come una goccia che cade nell’oceano delle stelle,
lontano dalla materia,
lontano ,
senza forma,
guidato da Vasudeva come il principe prima di me.
Ora,
mi sento un Isola che fluttua,
lontana dalla riva del pensiero cosciente,
lontano dai pianeti conosciuti,
sino alle porte delle galassie piu antiche,
cullato da onde elettroniche del cuore dell’universo,
mi dirigo senza il mio corpo dove le note sgorgano,
il resto,
non ha senso di essere scritto.
Fluttuante…una poesia che fa fluttuare l’anima …
Grazie per il complimento, anche se io la sento molto piu boh rispetto ad altre, e un giusto ponte fra l’essere e il non essere.