Un giorno come altri,
all’improvviso,
vidi il tuo viso,
ed esso, spezzò il mio equilibrio,
così come, il lampo lacera la notte,
Tu,
senza proferir parola,
avevi tutto ciò che il mio animo bramava,
per ridar forma e vita alla mia tela,
che da così tanto tempo,
bramava di esser riempita di nuovo,
Il mio sguardo ti cercava,
cosi come il mio cuore,
voleva riempirsi,
di quella luce che portavi in te,
così forte,
ma,
allo stesso tempo,
leggiadra,
sottile, e vellutata,
come un petalo di Rosa,
che danza,
cullato dal vento autunnale.
Ogni giorno, non pensavo ad altro,
era come se, qualcosa in me si fosse risvegliato,
come se, quel tuo strano sorriso,
mi avesse fatto tornare in mente,
quei meravigliosi giorni,
in cui era sempre primavera,
e il mio pennello danzava,
danzava,
senza mai fermarsi.
E stato un lampo,
un secondo infinito,
scelto dal caso, pittore impreciso,
dipinto di me, che vide il tuo viso,
un giorno come altri,
all’improvviso.
F.N