Corpo

Corpo,
fredda prigione di carne,
atroce maledizione appiccicata alle ossa,
come per soffocare il mio respiro,

Corpo,
pupazzo di carta e pezza in fiamme,
brucia, soffri e urla,
cosi che la morte possa strapparti via da me,

Corpo,
che cerchi un corpo simile a te,
che ti riscaldi e tenga lontane voci come forbici,
il tuo cuore é appassito a nulla serve illudersi,

Perché i tuoi sogni ormai sono bimbi abortiti,
che vagano senza volto nel limbo della tua follia,
le loro grida tagliano il respiro di chi scrive,
come lampi che fendono l’oscura veste della notte,

Corpo,
guardati mentre perdi sangue,
come sei debole e finto,
sei solo un vestito come un’altro,
da buttare con l’arrivo d’un nuovo completo firmato,

e dimmi ora a che servono le lacrime?
Perché scendono come pioggia nera sul tuo viso?
Se il tuo destino é diventare quella stessa terra,
che permise al seme di diventare albero e darti aria per urlare e nascere?

Corpo,
abbandona il tuo nome,
compagno dell’anima,
maledizione senza fine,
sarà l’argento della mia lama a farti diventar bianco,
come la neve in dicembre,
sarai dipinto per sempre nell’abbraccio candido della neve,
oh..fredda prigione di carne.

 

Francesco Nori

Informazioni su darthpladis

Sono un ragazzo che ama l'arte in tutte le sue forme, dal teatro al cinema, dalla musica alla natura, dalle labbra di una ragazza alla pietà di michelangelo. Amo scrivere romanzi storie poesie favole e canzoni, viaggiare, e conoscere sempre cose nuove.
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