Energia che scorri fiume fra le mani della notte,
non curarti di me sceglimi solo nel momento del risveglio,
quando ancora si vedono i raggi del sole correre nei campi, fra il grano,
quando i bambini dormono e i loro sogni fanno nascere nuovi mondi,
non curarti di me, perché io non ti ascolterò, non piu.
M’innamorerò del silenzio di nuovo,
per ringraziarlo gli donerò una corona di solitudine,
l’ha sempre reso felice, ed io crescerò fra le sue gelide promesse,
all’ombra,
dove nessuno ricorda il nome di se stesso,
e quando sorgerà il primo sorriso,
sarò d’immortale virtù forgiato,
come la spada di Riccardo III
annegherò nella mia stessa furia,
senza paura,
morto ,pallido volto fra le braccia di madre natura.
Francesco Nori