Angoli nascosti all’immaginazione,
che fugge, sparisce, fra le fronde dei tuoi capelli,
mentre uno sguardo cade illuminando la sabbia
di quel colore cosi simile al vero,
che il cielo scende insieme al mio pensiero,
e la campana suona sulla collina del cimitero.
Suona,
in mezzo al sorriso di un fanciullo,
le gambe di pane, la mente verso oriente,
e chi era quella figura?
Suona,
e quando il silenzio si accorgerà di averti visto,
avrai ancora quel sorriso sul tuo viso?
Suona.