Ai lembi del mare esistono isole aggrappate li per un fatale giuoco destinato dal Monte d’Oro,
la dove il mare scivola per non tornar mai da dove sono finiti,
li,
dicevo,
esistono zollette di terra soffice soffice,diramate come muffa.
Per tutta l’aerea svolazzano antiche forme di cattiveria e proverbi scontati ai lembi cercano da millenni di attaccarsi alla realtà della terra,
ma l’anziano del Vulcano alzandosi quel giorno vide tutto ciò e fece cessare ogni situazione ergo macchinazione strategica di poster irrazionale.
Tutto il gonfiore del vivere era attorno a lui quel giorno, divampava il sudore della madre terra, e lui, fumando il chiarore della rugiada per arrivare la, dove
non esiste materia certa o chiara, e tutto diventava simile alle fiabe che aveva sentito e poteva chiarire il suo bellissimo sorriso all’ingiu.
Qual’era la cura?
"Non la ricordo" disse il tempo.
Le aveva lasciate la nel piu profondo occhio dove danzavano Ghirlande di Vespe turchesi, e l’amore non finiva mai, neanche se glielo chiedevi due volte!
Il silenzio delineava la stanza di Vulcano, assorto nella meditazione serale, notava dei lembi nel cielo che svolazzavano come i loro stessi,
li graffio con lo sguardo perso,
e sorrise.