Capita a volte, che durante uno sguardo si riesca a cogliere qualcosa nell’aria, e prendendo quel determinato(ma non sempre giusto) personaggio,
si riesca a rimanerne affascinati, a tal punto da non riuscire a staccarne gli occhi, anche se codesto "oggetto" non c’e!
Non esiste é puramente aria che si ferma, aria!
Si possono distinguere in tre fasi la prima e il riconoscimento, ovvero si sente che sta arrivando, lo vedi, anche se sei da solo e non in mezzo a tante persone, si sente, e come uno spettro chiarissimo che attira, per poi impedire altri ragionamenti.
Nella seconda fase si riesce a capire cosa sia, o almeno l’emozione o il simbolo che deve darci o l’ispirazione che deve permanere nell’attimo in cui i nostri occhi la percepiscono come tale.
Nella terza fase, si accetta la visione come una cosa bella o brutta, e bisogna assolutamente farlo, per non rimanerne per sempre ingabbiati in un eterna prigione lussureggiante di baci e carezze..
Il tempo e un gioco, ed io ne ho capito oggi il gusto e la facilissima scala per arrivarci senza cadere,
ora possiamo continuare senz’altro in meglio direi.
Anche se gli scatti fotografici che permangono in me sono davvero illimitati quasi una di quelle macchine fotografiche super potentissime bellissime e costosissime che vedete addossate ad un marciapiede con il relativo super attrezzato paparazzo che attende la tipica Diva che non esce mai di casa..bene, io sono li che aspetto l’ispirazione,
io mica me ne vado prima che scenda, voi potete anche andare avanti,
ci si vede(e s’accese una virgola di terrore nel bagliore degli occhi il sapere dell’oceano gridava un benvenuto)