C’era una volta una piccola farfalla del colore pieno e grande che al volo riempiva gli occhi di chi la guardava,
ma a guardarsi nel fiume si chiedeva sempre:"Perche ho le ali cosi piccole?" vedeva in se cose che non c’erano..
Girava per prati e giardini che lunghi si stagliavano per le città e tante volte si fermava davanti a una grande statua,
perche?
Perche li abitava un Grillo che d’avventure ne aveva viste tante e giovane nelle sue gambe portava tanti nomi di città mai viste dalle ali della piccola farfalla,
e tutte le volte che passava di li si fermava a parlare con il grillo chiudendo le ali piano piano come due mani di una bambina.
Il Grillo gli raccontava di mostri con antenne ma senza gambe che per poco non l’avevano ucciso, velocissime libellule con una puzza dietro che se lo sognava la sera,
e lei appoggiata al piede di quella statua si perdeva in quelle storie.
Vi dirò una chiara mia opinione certe volte quando il grillo si girava verso il nulla del cielo,
la farfalla lo seguiva con l’occhio e cominciò a pensare strane cose che per una farfalla come lei,
sembravano troppo grandi per le sue ali.
E decise dentro di se che la prossima volta quando sarebbe tornata dal Grillo la prossima volta sarebbe andata con lui in viaggio.
Però quando tornò insieme a lei viaggiavano altre 3 farfalle d’asiatica origine piu grandi di lei e piu vistose, sempre secondo lei,
arrivata li la piccola farfallla si sentì a disagio, le altre farfalle facevano a gara a chi volava piu vicino al sole,
e tutte che la deridevano perche era piu piccola.
Prese su tutta la sua forza e decise di provarci davvero, infondo il sole era suo amico, e voleva far vedere al Grillo che era la migliore,
la migliore di tutte.
Cominciarono a volare forte veloce, le ali che si piegavano e intanto le sue sbattevano veloci veloci, si mise ad ascoltare il vento per non aver paura,
e cosi fece, e gia una se ne andava giu per l’altezza, un’altra aveva paura, il sole si avvicinava, era vicinissima ma non si rese conto che le altre non c’erano gia piu,
e lei aveva vinto, ma le sue ali stavano per bruciare si girò di scatto per scendere, ma la testa gli girò forte e casco giu giu..
Il Grillo che suonava la chitarra in quel momento vide la piccola farfalla cadere e la prese con un salto lungo, la porto al riparo nella sua casina sotto un tronco spaccato da un fulmine d’estate, gli medicò le ali e gli diede del nettare da bere e la guardò dormire.
Quando si svegliò la piccola farfalla si vide riflessa ancora negli occhi del verde Grillo che gli appoggiò una mano sulla sua e gli disse all’orecchio:"Tu per me sei sempre stata la piu bella di tutte, tu per me sei sempre stata il sole e l’erba di primavera, tu per me sei l’avventura e i brividi della vita, quando ti guardo io mi innamoro ogni volta di te, e ogni volta di piu, tu sei le ali del mio cuore..e non voglio che smetti di batterle.Ok?"
La piccola farfalla annui con la testa arrossendo, capi che l’amore non nasce da una vittoria, ma dal cuore da dentro di noi, e che lei era bella bellissima nel suo battito d’ali nelle sue parole e nei suoi occhi era nato l’amore del Grillo per lei.
Fine…