Il Bambino Senza Cuore parte 4

Il conchiglione spezzava in due parti la direzione che prendeva attaccati con le mani la bocca e i denti alla superficie per non cadere il cane e il giovane bambino si ritrovarono sulla Luna, dove saltavano per pochi ma tanti buchi, migliaia di nomi dedicati sussurrati urlati persi innamorati giudicati uccisi mentre si guardava la Luna, e ognuno quando saltava urlava il proprio nome chi piano sconsolato dal cuore spezzato chi forte sprezzante da intrepido amante, e tutti seguivano una precisa strada infondo le lettere sanno sempre dove andare no?Non lo sapevate?
Comunque in mezzo a tutta quella confusione non si riusciva a parlare perche parlavano gia loro e non potevi aprire bocca che subito uno urlava al posto tuo o qualcuno piangeva al posto tuo o qualcuno chiedeva al posto tuo, quindi sia il cane che il bambino si parlavano a gesti, e camminavano in mezzo alla confusione senza lettere maiuscole perché quelle erano troppo grandi e non si riusciva a passare, il bambino che stanchi piedi lo portavano avanti guardava avanti indietro a lato e dislato obliquo e tutto era cosi nero i nomi poi gli davano fastidio, a tutti danno fastidio i nomi e per quello che lui voleva esserne privato, e l’aveva mandato li sopra la Luna, dopo tutto non importa  come ti chiami, ma chi sei.
E lui come quel cane era senza nome, ma il cane voleva dato che erano li di passaggio ritrovare il suo nome, sennò come avrebbe fatto la sua padroncina a chiamarlo?
Prese su le sue zampine paffute e comincio a saltare e a chiedere nome per nome quale fosse il nome che rispondeva bau come lui, ma era piena la Luna, e quindi c’e n’era piu del dovuto quasi pesavano  a lei stessa:"Uffa perché tutti mi guardano?Non possono guardare il sole?" e cosi una volta al mese stufa di tutto questo spariva per rifarsi il trucco e tornare sempre piu bella la volta dopo sempre piu vicina sempre piu lontana.
Il giovane rimasto solo guardava i nomi di ragazze che quando passava lo salutavano arrossendo tra E e una A e lui neanche toccato da questo torno sui suoi passi a guardare cosa fosse successo alla conchiglia, cammina cammina, la conchiglia era rimasta incastrata in un buco enorme ma enorme quasi quanto il nero dell’universo e chiedersi perche ci fosse un buco cosi buco li proprio li sulla Luna era dovuto a sapersi.
Cosi il giovane cerco di parlare con la Luna la chiamò forte ma un nome gli tappò la bocca, non riusciva a dire nulla, cosi aspetto il giorno, i nomi si addormentarono accasciandosi piano e lui pote finalmente parlare con la Luna:"Cara Luna perché questo enorme buco ti copre di sfortuna?" e la Luna sbuffando noiosa era vanitosa e molto egoista ci teneva a tenere le distanze tra chi parlava con lei e per questo che ovunque vai e sempre lontana, e non si avvicina mai, perche lei dev’essere sempre al centro dell’attenzione capito?Lasciamo stare va..che capiate o no io continuo.
"Tu chi sei?" e il bambino:"Io non ho nome perché le lacrime non me l’hanno lasciato addosso, e son ben felice di non esser nessuno" e la Luna ingrandi gli occhi e il giovane casco per terra per il movimento brusco:"Cosa?Quindi tu non mi hai mai dedicato nulla?Nessuna serenata per una bella bambina?Nessun cuore spezzato mentre mi guardavi?" e il giovane rispose annuendo seriamente:"E perche non l’hai fatto?" e il bimbo:"Perché non ho cuore" la Luna si impunto un attimo a pensare i cumuli di pietra lunare scivolava da su in giu mentre si metteva in posa pronta per ritornare in scena:"Non puoi amare nessuno?" il giovane annui, ma la Luna sorridendo incalzò:"E allora perche parlavi con quella bambina quando io ero a un quarto della mia bellezza?Ti ho visto sai?" il giovane distolse lo sguardo e arrossi:"Non so neanche come si chiama, come faccio a dedicargli qualcosa?" e la Luna che di colpo divenne piu dolce una luna di miele quasi ma non pensiate male:"Perché non torni da lei?Sai e ancora la dove il cielo mi prende per quarto..ti aspetta" il giovane di colpo ritrovò vigore e aiutato dalla Luna ritirò fuori la conchiglia dal buco:"Grazie meravigliosa Luna, le sono molto riconoscente" la calda bianca donna tonda si tirò su tutta e disse:"Tutti prima o poi mi guardano per qualcuno quindi se lo fai ricordati di mandarmi un bacio ok?" salutando ritornò sopra la conchiglia tutto felice ma…DOV’ERA FINITO IL CANE SENZA NOME???
 
In sella alla conchiglia il giovane bambino si guardò intorno e intorno guardo finche non vide un cane felice che si chiamava Felice!E cosi urlo:"Felice!!" e lui corse veloce veloce zampettando da un buco all’altro, ritornò sopra la conchiglia in direzione del quarto di Luna, dove la bambina ancora piangeva la perdita e persa nella sua perdita si era persa in se stessa per un sempre quasi per sempre.
 
Salutata come si deve la Luna la conchiglia ora volava piu in basso dove il mare ti tocca sfiorando il cielo con le onde quasi arrabbiato perche vuole arrivare in alto anche lui cosi tanto..
E passarano giorni giorni giorni giorni, intanto Felice russava Felice sulle ginocchia del bimbo giovane che ormai non era poi cosi bimbo, ma era molto piu giovane, le nuvole lo accoglievano la dove il quadro si apriva per farlo arrivare a destinazione.
Eccola la la vedete?
E la infondo dove la Luna non si puo girare per arrabbiarsi, e dove il sole non può mai arrivare a disturbare quelle tiepide gambe distese il volto sommerso nelle mani e i capelli splendidi cadono facendo nascere piccoli zufoli di cristalli e diamanti e i ladri sotto sotto che se li prendevano su e morivano toccandoli..il vestito era piu bianco dell’ultima volta che l’aveva visto quasi stesse scomparendo piano piano quasi stesse riversando tutta se stessa fuori e il dentro se ne andava via piano piano una morte lenta e dolorosa..
Eccoli guarda bambina stanno arrivando guarda tira su il volto da quel pozzo nero!Guarda Guarda!!Tirati su.Non mi ascolta.
 
Dicevamo arrivarono li davanti a lei, e scendendo dalla conchiglia il bimbo prese Felice in braccio e lo posò di fianco a lei che sospirando quasi arrabbiata si tirò su per vedere che cosa la stava disturbando, vide il cane e fu Felice.
 
Ma lei non vide il bambino non vide che le stava sorridendo non vide la tristezza in lui senza i suoi occhi riversi verso i suoi, la bambina se ne andò via e il bambino rimase li al suo posto a piangere.
 
Aveva un cuore ora.
 
 
 
 
Finita vi e piaciuta?
Spero di avere molti commenti almeno per questa favola in cui ho impegnato molto del mio cervello.Grazie per aver letto e arrivederci.
 
Lord Pladis
 
 
 

Informazioni su darthpladis

Sono un ragazzo che ama l'arte in tutte le sue forme, dal teatro al cinema, dalla musica alla natura, dalle labbra di una ragazza alla pietà di michelangelo. Amo scrivere romanzi storie poesie favole e canzoni, viaggiare, e conoscere sempre cose nuove.
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2 risposte a Il Bambino Senza Cuore parte 4

  1. Lord ha detto:

    Hai scritto davvero una bellissima favola Pladis sei un grande..

  2. Lord ha detto:

    E vero Pladis sei veramente un grande!

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