Buio,
tangibile d’orecchi non d’occhio, perchè ciò che si ascolta non si guarda,
fermo palo, trema la mano,
cerca nel vago buio appiglio una certezza,
ma non sà che al buio non vede ciò che é già lontano,
non vede nulla, sente solo, é questo lo rende nervoso al suono della voce,
non trova nulla, urla, corre, e respira intrappolato nel gioco,
sente, sì sente qualcosa, ed è vicina a lui la lama ne sente bisogno
sa che dopo quella mossa non fara mai piu ritorno,
mentre sospira fermo punto dentro la scatola nera,
sceglie la lama letale, ma sincera..
Se non si trova un appiglio tocca reggersi con le proprie gambe!
ed ecco che torno a commentarti…